Mentre lo sciopero di autori e sceneggiatori americani è finito (previa approvazione dei membri delle associazioni degli accordi presi con le controparti) i registi cominciano a rilasciare dichiarazioni sempre più equilibrate sul tema cinema, audiovisivo e Intelligenza Artificiale.
Gareth James Edwards, regista e sceneggiatore britannico (“Monsters”, “Rogue One: A Star Wars Story,” e il prossimo “The Creator“) afferma in un intervista al The Sidney Morning Herlad:
“Non credo che l’intelligenza artificiale sia il nemico”, afferma Edwards. “Penso che negli ultimi 100 anni ci siano state queste importanti scoperte tecnologiche che hanno avuto cambiamenti sismici in diversi settori, come la scoperta dell’elettricità, dei computer, di Internet. E sembra che l’intelligenza artificiale sarà un’altra di queste.“
Edwards è convinto anche dell’effetto che l’IA potrebbe avere nel democratizzare il cinema. “Non avrai più bisogno di 200 milioni di dollari per fare un film”, dice. “Se guardi indietro al passato, l’invenzione della chitarra elettrica improvvisamente fece sì che tutti questi ragazzi nei loro garage potessero formare delle band, e ci fu un’esplosione di questa cosa chiamata rock ‘n’ roll, e abbiamo avuto questo periodo di tempo con la musica più bella, credo, di sempre.”
“Se le persone nei loro garage o nelle loro camere da letto potessero improvvisamente fare film in qualche modo utilizzando strumenti di qualche tipo, e non avessero bisogno di andare a convincere qualcuno e chiedere 10 milioni di dollari, potrebbe verificarsi questo improvviso, magico e folle periodo di creatività nel cinema come quella che avevamo negli anni ’70”, afferma Edwards. “Sto cercando di essere ottimista al riguardo.”
Immagine del film “The Creator” di Gareth James Edwards.